ALETHÈS Teatro Vascello 26-27 Aprile'19 - SECHS di Luca Della Corte - DEVOTEE di Michele Pogliani
ALETHES 26-27 aprile 2019
MP3PROJECT EVENTS
presenta
Progetto ALETHÈS
Michele Pogliani  I  Luca Della Corte

 Venerdì 26 aprile e Sabato 27 aprile 2019 – ore 21.00
TEATRO VASCELLO (ROMA Via Giacinto Carini, 78)

[chapter 1 ] SECHS
di e con Luca Della Corte

musiche AA. VV.
luci Stefano Pirandello
testi Giorgio Volpe
voce e acting coah Alessia Di Francescantonio
soundscape Luca Della Corte
costumi Violet Dee

[chapter 2 ] DEVOTEE
coreografia Michele Pogliani

interpreti Michele Pogliani, Gabriele Montaruli, Ivan Montis, Agnese Trippa
musiche AA. VV.
luci Stefano Pirandello
soundscape Luca Della Corte
costumi Tiziana Barbaranelli

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Ufficio Stampa – Azzurra Di Meco
Coordinatore del progetto – Fabrizio De Angelis

.Special Thanks:
AgenziaPropaganda (comunicazione e grafica)
Daniele Lazzara (VideoMaker)
Centro di Danza Mimma Testa
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INFO: www.teatrovascello.it – tel. 06 589 8031

www.mp3project.it – mail:  propaganda@mp3project.it

In prima assoluta, venerdì 26 aprile (in replica sabato 27 aprile) alle ore 21.00 al Teatro Vascello di Roma, un nuovo progetto firmato da Michele Pogliani e Luca Della Corte dal titolo Alethès, composto da due lavori coreografici che partono, entrambi, dal testo di Michel Foucault Mal fare, dire vero – Funzione della confessione nella giustizia. Corso di Lovanio (1981).

Che cos’è o dove abita la verità? Quali forme assume nella contemporaneità, e – ammesso siamo pronti ad ascoltarla – quali strumenti abbiamo per comprenderla e farla nostra? E ancora, se consideriamo il processo tecnologico come momento in(e)volutivo che si esprime (anche) attraverso la produzione-acquisizione di “false verità” come “il profilo” o “il selfie”, come e in che misura è possibile parlare di verità? Questi sono alcuni interrogativi da cui si dipanano le due “indagini coreografiche” in stretto dialogo fra loro e immaginate come due “enunciati contraddittoriamente possibili” sui concetti di confessione e di «veridizione», ovvero l’atto di dire la verità e i processi che determinano la produzione e l’assorbimento della verità stessa.

DEVOTEE, con la coreografia di Michele Pogliani, che ne sarà eccezionalmente anche interprete insieme a Gabriele Montaruli, Ivan Montis e Agnese Trippa, lancia la sua provocazione a partire dal concetto di protesi (dal greco prothesis, letteralmente “mettere avanti”, “anteporre”): protesi sono i seni in silicone, ma vengono usate anche in chirurgia e odontoiatria; protesi sono le cosiddette cheethas di Oscar Pistorius ma anche quelle di ORLAN, madre della Carnal Art.

Il concetto di protesi è però qui strettamente connesso a quello di acrotomofilia, l’attrazione erotica per le vittime di amputazioni (o all’apotemnofilia, il feticismo per le amputazioni).

La coreografia, dunque, spinge la sua ricerca corporea lavorando su queste due polarità: la protesi come innesto e la mancanza come feticismo, approdando a una conversazione improbabile, a tratti surreale, ma incredibilmente vera e persino documentata.

SECHS firmato e interpretato da Luca Della Corte. Una coreografia di grande impatto e fortemente provocatoria sul tema della prostituzione, tornato fra l’altro molto attuale grazie al dibattito sulla riapertura delle case chiuse.  La pièce, utilizzando i paradigmi della semiotica della pubblicità, e più in generale quelli della semiotica generativa, visiterà in maniera “tragironica” alcune figure chiave della prostituzione: da Frine a Jean-Antoinette Poisson (conosciuta come Madame de Pompadour) passando per Valeria Messalina e Mamma Cresswell. Attraverso il suo linguaggio magnetico e senza parafrasi, Della Corte si ispira a The History of Prostitution, un testo pubblicato negli Stati Uniti di Vern L. Bullough –  e successivamente diffuso in Italia – che traccia una parabola insolita che dall’antica Grecia giunge alle “moderne” tenutarie della San Francisco degli anni ’60.

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